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Telemedicina per aziende: come e perché rappresenta un valore aggiunto


Anche a seguito del Covid, negli ultimi anni l’impiego delle telemedicina nelle aziende sanitarie ha avuto un deciso incremento. Monitorare, diagnosticare e curare i pazienti a distanza permette di gestire con maggior efficienza gli interventi necessari. I dati del monitoraggio Agenas per il 2023 sulle prestazioni di 53 Aziende Ospedaliere italiane nel triennio 2019-2021 mostrano che i risultati non sono positivi per tutte le strutture. Per aumentare livello, produttività e qualità dei servizi erogati, quindi, un modo può essere proprio ricorrere maggiormente alla telemedicina che, ottimizzando risorse umane e strumentali, garantisce un notevole valore aggiunto per le aziende sanitarie.


Peraltro, anche i punti 6d e 6i dell’allegato al Regolamento EU4Health del 24/5/2021 indicano esplicitamente la telemedicina tra le azioni da sostenere per gli obiettivi del programma dell’Unione Europea in materia di salute, per esempio per servire meglio le regioni isolate.




Come aumenta l’efficienza nelle aziende sanitarie con la telemedicina


Nelle aziende sanitarie la telemedicina viene utilizzata per un ampio numero di patologie, tra cui malattie croniche, cardiache e diabete. I valori dei parametri clinici, rilevati con sensori, vengono inviati a distanza per essere controllati dal personale sanitario.


Quando si ricevono notifiche di scostamenti dai valori standard, i dati possono essere condivisi rapidamente con colleghi e tecnici, impiegando meno tempo per il coordinamento degli interventi.


Anche i consulti e le cure possono avvenire a distanza, in modo tempestivo ed efficace, evitando di coinvolgere altre risorse della struttura sanitaria con una sensibile riduzione dei costi per l’azienda e per i cittadini.


I rischi di complicanze si riducono e l'efficacia dei trattamenti aumenta con un miglioramento della qualità delle cure e una maggiore soddisfazione dei pazienti (“patient experience”).


Con un maggior impiego della telemedicina, si riducono le visite in presenza. Soprattutto, si prevengono le ospedalizzazioni inutili che intasano accettazioni e corsie, occupando improduttivamente il personale. Il tempo risparmiato permette una maggiore efficienza del personale sanitario e può essere destinato a servire un maggior numero di cittadini.


I pazienti verificano i benefici dei controlli a distanza, per cui apprezzano il lavoro del personale sanitario e rafforzano la loro fiducia nelle aziende che ne seguono il percorso di cura.


Alcuni elementi della telemedicina ai quali fare particolare attenzione


Un aspetto critico da considerare è il rispetto della riservatezza dei dati. I valori dei parametri clinici gestiti con la telemedicina sono indicatori dello stato di salute dei pazienti, di patologie e di malattie, dati sensibili protetti dalla legge. Occorrono, quindi, tecnologie progettate a monte (“security by design”) per acquisire, trasmettere e registrare tutti i dati in modo protetto, evitando violazioni e sanzioni delle disposizioni in vigore (GDPR, Regolamento generale per la protezione dei dati personali).


Un altro aspetto riguarda la qualità dei collegamenti a distanza, per i quali occorrono linee di trasmissione adeguate, non sempre disponibili e affidabili.


Sapere che i pazienti sono controllati da dispositivi tecnologici, poi, può comportare un involontario calo di attenzione del personale sanitario, benché formato e preparato specificamente. Nelle aziende la telemedicina è un importante ausilio per il controllo della salute e la cura dei pazienti. Rimane, però, un complemento delle visite e delle attività alle quali è destinata l’assistenza sanitaria tradizionale. Rende un servizio più completo, ma non può sostituire il lavoro dei medici.


Perché la telemedicina nelle aziende è un valore aggiunto


L’impiego della telemedicina nelle aziende sanitarie comporta benefici sensibili. Sfruttando le tecnologie per il telemonitoraggio dei parametri clinici, televisite, telerefertazione, fino alla teleriabilitazione, si incrementano tempestività ed efficienza delle attività di assistenza.


Nella “Missione 6 salute” del PNRR con obiettivo la digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale, un miliardo di Euro circa è destinato alla telemedicina nelle aziende sanitarie. Altri 1,67 miliardi sono disponibili per potenziare infrastrutture e dispositivi informatici, anch’essi legati allo sviluppo della telemedicina.


Insieme rappresentano una notevole opportunità economica da cogliere per la crescita della Sanità digitale (circa 1,8 miliardi di spesa nel 2022) e favoriscono un ulteriore valore aggiunto per le aziende sanitarie che attivano investimenti nel settore.



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